Home           Dove siamo            Atleti            Gallery            News            Contatti           Link


Pillole di storia


Le prime esperienze


La fase pionieristica


1976 - Si costituisce l'Associazione Italiana Badminton


1977 - La Badminton accoglie lo Squash


1978 - L'Italia fa il suo esordio


1979 e 1980


Le prime esperienze

Le prime tracce del badminton in Italia risalgono agli anni Quaranta e ai primi anni Cinquanta, ma è di fatto impossibile seguirne con precisione l'evoluzione in quanto questo sport era praticato in realtà diverse e senza nessun contatto tra loro. Ecco, per esempio, quanto scrive il grande tennista Fausto Gardini in un breve articolo datato Milano 1947 e riportato dallo Sporting Club Notizie, il giornalino dello SC. Castello di Gavarno, nov./dic. 1980:

"La guerra era finita da poco. La stagione tennistica cominciava il 19 marzo e terminava il 30 ottobre. Campi coperti non esistevano. Una sera di novembre, mi telefonò il signor Prouse, un inglese proprietario della Maxima. Mi disse: 'Fausto, sono appena tornato dall'Inghilterra ed ho portato le attrezzature per giocare a badminton. Le ho montate nella palestra della scuola elementare di Via Ruffini, e tutte le sere abbiamo due ore a disposizione . Vuoi venire?' Confesso che andai più per la curiosità che altro. Ma dopo un quarto d'ora che maneggiavo "la racchettina", mi accorsi che era un bellissimo sport, che richiedeva altrettanta prontezza di riflessi del tennis.

La voce si sparse ed organizzammo anche veri tornei. Andammo avanti così per un paio d'anni. Poi io incominciai a partecipare alle varie tournée australiane o sudamericane e persi di vista il giro del badminton. Ma oggi a riparlarne, ne riporto un piacevolissimo ricordo". Tra il 1960 e il '66 ha operato una Federazione Italiana Badminton, regolarmente riconosciuta ed affiliata all'IBF, come testimonia lo Statuto dell'organismo internazionale. Presidente e segretario della Federazione Italiana era il signor Raimondo Simonetti di Padova di cui - purtroppo - si sono perse le tracce in quanto da tempo non più residente a Padova. Come era organizzata la Federazione? Quali attività svolgeva? Quali gli atleti azzurri di quel tempo? Nell'impossibilità di raggiungere i protagonisti di allora, a questi interrogativi, per il momento, non ci sono risposte. Speriamo che il futuro faccia luce su questi personaggi. Una cosa è comunque certa: Simonetti, dal '60 al '66 pagò regolarmente le tasse di affiliazione all'IBF che però a distanza di tanti anni, su richiesta della FIB, ha risposto di non conservare l'archivio di quei tempi. E mentre Simonetti rappresentava il badminton ufficiale di quegli anni, contemporaneamente questo sport metteva importanti radici a Merano dove, nel 1961, si cominciò a giocare a livello agonistico e fu fondata la Sezione Badminton dello S.C. Merano, di cui fu primo direttore Hubert Fliri. Più o meno nello stesso periodo, sorse un altro club: lo S.V.V. Bolzano. Le esperienze di Simonetti a Padova e quelle vissuta dai pionieri di Merano e Bolzano non esauriscono comunque il badminton italiano degli anni Sessanta. Sicuramente ci sono stati altri fenomeni isolati, come documentato dalla rivista "Traguardi" del Ministero della Pubblica Istruzione, Ispettorato per l'Educazione fisica e sportiva, del gennaio-febbraio 1965. Il bimestrale riporta infatti un articolo sul badminton scritto dal professor Walter Bertoni, insegnante di educazione fisica, che, oltre ad introdurlo nella sua scuola, ne aveva già colto le grandi potenzialità.

"Da alcuni anni sto sperimentando la validità educativa, ricreativa e sportiva del badminton nel mio istituto - scrive il professor Bertoni -. Temevo all'inizio che il gioco non potesse riuscire sufficientemente accetto a studenti delle scuole secondarie superiori; invece l'esito ha superato i miei timori. Chiunque vorrà introdurlo tra i giovani, alla buona, cioè in forma libera come l'ho fatto io, si accorgerà subito con vera soddisfazione di una sua peculiare caratteristica: la praticità, cioè l'adattabilità ad ogni ambiente, la semplicità delle attrezzature ed il loro modestissimo ingombro".

Il professore racconta di aver avuto il primo incontro col badminton durante delle vacanze in campeggio e continua:

"Da una letta alla 'The Badminton Association of England' del 10 agosto 1962 ho appreso che anche in Italia esiste una Associazione Italiana Badminton il cui segretario onorario era a quella data il signor Raimondo Simonetti di Padova. Coi fondi del gruppo sportivo del mio istituto acquistai dodici racchette ed i volani. Già nel '62 per le racchette mi rivolsi ad una ditta di Milano che mi rispose: 'Abbiamo dato tutta la nostra attenzione alla sua lettera poiché noi siamo entusiasti del badminton ed abbiamo tentato già in più riprese di lanciarlo in Italia'. Nel 1963, rivolgendomi alla Federazione Italiana Tennis, suggerii l'opportunità di introdurre il badminton nelle scuole. Sono sicuro che il badminton riuscirebbe nella scuola: il tempo, in parte mi ha già dato ragione, mentre attendo con serena fiducia la diffusione di questo sport tra i giovani".

 

TORNA SU